Indubbiamente la donna di oggi è molto diversa dalla donna, casalinga madre e moglie, che ha ideato questa ricetta della tradizione salentina ma leggendo le origini di questo piatto grazie al prezioso lavoro di Massimo Vaglio ,ho ritrovato un filo rosso che mi accomuna e ci accomuna a quella salentina di ieri: l’astuzia. Anzi, aggiungo, questa attitudine che ci appartiene e rappresenta una delle nostre armi segrete per sopravvivere alle battaglie quotidiane, forse si è proprio plasmata e sviluppata negli anni spesi dalle nostre nonne e bisnonne ad accudire i mariti, educare i bambini, lavorare in casa senza sosta e trovare soluzioni per tutto, la povertà in primis.
Perché “cecamariti”
Ecco quindi che le massaie salentine preparavano questo piatto per “accecare” i propri mariti reduci dalle faticose giornate di lavoro nei campi, non nel senso di mettergli due dita negli occhi, ma di soprenderli con una pietanza buona, gustosa e ricca di carboidrati e calorie. I motivi per cui “acceccarli” potevano essere molteplici: farsi perdonare qualche mancanza, imbonirli per ottenere qualcosa,oppure riutilizzare gli avanzi e presentarli in modo nuovo in tavola. Una versione più maliziosa dell’origine di questo piatto e del suo appellativo, invece, sostiene che fosse un modo per far credere ai mariti di essere state tutto il giorno in casa a cucinare mentre in realtà si era fatto altro per poi preparare all’ultimo momento i cecamariti con gli avanzi.
In tutti questi casi il pizzico di astuzia della donna c’è sempre e i cecamariti rimangono, ancora oggi, un piatto veloce, buono e nutriente che, perchè no, possono arrivare in soccorso delle mogli moderne.
Ingredienti per i piselli a cecamariti
Preparazione dei piselli a cecamariti, una delle ricette della tradizione salentina
Dopo averli messi a bagno per una notte, cuocere i piselli: tradizionalmente in salento per questa operazione utilizziamo la “pignata” di terracotta, ma se non ne avete una in casa si possono cucinare in un classico tegame in cui andreamo a ricoprire i piselli con dell’acqua insaporita con con cipolla, carota, sedano, pomodori e prezzemolo. Lascire cuocere a fuoco lento fino quasi a raggiungere la cosistenza di purea. Nel caso ci fosse bisogno di aggiungre dell’altra acqua, non farlo con acqua fredda ma aggiungerla bollente altrimenti il processo di cottura dei legumi si arresta.
Da parte si tagliano pezzetti di grano duro raffermo e si friggono nell’olio evo. Una volta pronti i piselli si impiatta mettendo sul fondo dei tocchetti di pane, a cui poi si aggiungono i piselli ed in cima le verdure di stagione lessate o stufate.