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Agosto tempo di conserve, ma i pomodori non si trovano. Coltivazioni “bruciate” dal caldo torrido.

Il miele in favo per la riqualificazione urbana e sociale con il progetto Api-rEvolution
11 Aprile 2013
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11 Aprile 2013

I tanti salentini che è in queste settimane pensavano di preparare, come ogni anno, la conserva di salsa per l’invernata hanno ricevuto un’amara sorpresa: i pomodori quest’anno sono scarsi e di conseguenza a prezzi altissimi.

Già lo scorso 18 Luglio Coldiretti Puglia aveva lanciato l’allarme : a causa del caldo torrido in Puglia si rischia di produrre meno dei 2 miliardi di chili di pomodori previsti per il 2023: le bombe d’acqua e il caldo torrido dei mesi scorsi, infatti, hanno causato scottature ai pomodori , così come tutta la frutta e verdura di stagione, danneggiando il raccolto in maniera irreversibile.

A questo si aggiungono anche le difficoltà nelle operazioni di raccolta che devono essere sospese nelle ore più bollenti per tutelare la salute dei lavoratori e la lievitazione dei costi sostenuti dagli agricoltori costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per far fronte alla siccità e al caro del carburante da utilizzare nei mezzi agricoli.

Risultato, penuria di pomodori a costi elevatissimi per il consumatore finale. L’Oro Rosso di Puglia, quindi, quest’anno ribollirà meno nei grandi calderoni, per quel rito antico di cui ogni capo famiglia ne custodisce segreti e passaggi chiave: un momento insostituibile dei tempi andati che sta diventando sempre più raro prediligendo l’acquisto della salsa confezionata.