Il mio pescivendolo di fiducia Riccardo , l’altro giorno, ha voluto regalarmi un cesto di pesce azzurro dicendomi ” Così inventi una ricetta e mi nomini”. 😅
Arrivata a casa ho pensato molto a come valorizzare le boghe ( in dialetto vope) e i zerri ( meglio conosciuti nel salento come “pupiddhi” ), due specie di pesce considerati erroneamente non pregiati, quasi di serie B quando, al contrario, sono ricchi di proteine e se ben lavorati possono essere i protagonisti di piatti eccezionali!
I “pupiddhi”, in particolare, sono utilizzati da sempre nella preparazione della scapece gallipolina , il cui profumo intenso e pregnante lo ritroviamo in tutte le feste patronali salentine.
Mentre fissavo la cesta di pesce mi è rivenuta in mente una vacanza in Inghilterra e di un pranzo a base di pesce e patate al bordo di un porto ventoso con i gabbiani a stormi che volano appena poco sopra le nostre teste: ecco, mi sono detta posso fare il fish and chips salentino!
Ingredienti per il fish and chips salentino
- Patate
- “Vope” ( boghe in lingua italiana) o “pupiddhri”
- farina di semola rimacinata
- olio di semi di arachidi
- sale
Procedimento
Partiamo dalle patate: pelarle e tagliarle a listarelle lasciandole poi in ammollo con acqua e sale per circa mezz’ora. Nel frattempo Pulire le vope o i “pupiddhri” privandoli delle interiora e della testa. Lavarli in abbondante acqua e lasciarli sgocciolare in uno scolapasta.
Ora passiamo alla frittura: scolare le patate e asciugarle con un canovaccio prima di immergerle nell’abbondante olio di semi di arachide. Infarinare il pesce con la farina di semola rimancinata e friggerlo fino a doratura.
Buon appetito!