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29 Maggio 2024Che si chiamino triddhi, milaffanti o millefanti la bontà non cambia: sono uno dei piatti tradizionali leccesi la cui origine è ancora molto incerta soprattutto sul perchè è una ricetta diffusa soprattutto nella zona di Gallipoli e Nardò.
Nello specifico sono delle “bricioline” di pasta fresca all’uovo con formaggio e prezzemolo che si ottengono “sbriciolando” l’impasto per poi cuocerli in brodo di cappone ( secondo la tradizione) ma anche di pollo o vitello.
Sono molto veloci e facile da prepare, e si possono anche impastare il giorno prima per poi cuocerli il giorno dopo, o addirittura congelarli.
Ancora oggi sono uno dei piatti tradizionali leccesi da portare sulle tavole i sabati autunnale e invernali, ma è anche un piatto usato per i pranzi e le cene delle feste.
Come preparare i triddhi, uno dei piatti tradizionali leccesi
ingredienti per 4 persone
- 300 gr di semola
- 3 uova
- 30 gr parmigiano
- prezzemolo q.b.
- pepe q.b.
- sale q.b.
Aprire le uova in una ciotola e unire il formaggio, il prezzemolo tagliuzzato finemente, il pepe e un pizzico di sale amalgamando il tutto con una forchetta. La farina di semola la posiamo a fontana sul piano di lavoro e, creando un piccolo buco al centro, vi versiamo le uova amalgamate.
Iniziamo ora ad impastare i triddhi portando la semola dall’esterno verso il centro fino a quando non avrà assorbito tutte le uova. Sbriciolate il composto con i palmi delle mani per ottenere dei piccoli granellini come si fa per la torta sbrisolona. Sulle dimensioni dei triddhi tenete conto che più piccoli sono meglio è perchè cuoceranno prima ma c’è anche a chi piacciono un po’ più “sostanziosi”.
Lasciarli asciugare per circa 30 min, dopo i quali, se dovessero esserci dei granelli ancora troppo grandi sbriciolateli finché non saranno tutti quasi della stessa forma.
Per la cottura si può procedere immergendoli per circa 15/20 min direttamente nel brodo di carne già pronto, filtrato e portato a bollore oppure si può fare una pre cottura di 10 min in acqua bollente salata ( magari insaporita con un pò di dado) e per poi lasciarli mantecare per altri 5/10 min nel brodo pronto.
Saranno cotti quando risulteranno morbidi all’assaggio.
Per questa fantastica ricetta devo ringraziare la mia amica Enza per avermi passato tutto il suo sapere!
Questa ricetta è pubblicata anche su D Ricette di Repubblica.it!