il salento e il miele: un’affinità elettiva in rinascita. Alcuni consigli per acquistarlo consapevolmente
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7 Marzo 2018Al pari dell’infermiere, dell’amministratore, del creativo, del falegname o dell’equilibrista amare è un lavoro, un duro lavoro, che richiede tempo, dedizione, passione, convinzione, fatica, comprensione e pazienza: questa è una di quelle verità che, purtroppo, nessuno ci dice quando cresciamo. Per questo poi viviamo l’amore e rimaniamo fregate, fregate dalla convinzione culturale infusa per anni nel nostro inconscio che l’amore venga da sè, è chimica, è istinto, è passione, e che una volta scattata la famigerata scintilla tutto vada da sè. Come nelle favole, una volta che il principe azzurro ha trovato la principessa e si sono giurati amore eterno, si dà per scontato che il lieto fine duri per sempre.
E invece no, perchè prima o poi le farfalle nello stomaco vanno in letargo e l’incanto si affloscia, ed è qui che inizia il lavoro dell’amare fatto di compromessi, ricerche senza sosta di equilibri ( comunque sempre precari) e di attimi così sfuggenti da annegare nel mare della vita, se non li abbiamo trasformati nel cemento del nostro amore.
Succede a tutti di dare per scontate alcune persone, ecco da qui inizia il lavoro dell’amare per non perdersi i pezzi della vita che cambia in continuazione e ci cambia irrimediabilmente: impegnare tutte le nostre forze per comprendersi e, nonostante le differenze, accettarsi è una parte importante del mestiere.
Quando poi si vorrebbe abbandonare tutto, svincolarsi dalle solite parole, dalle solite incomprensioni e dai soliti sbagli, inizia la sfida di prendere con delicatezza il filo di ogni singola matassa e sbrogliarla, poco a poco, giorno dopo giorno. Quando i silenzi diventano l’unica colonna sonora su cui le due anime danzano insieme, arriva il momento dello sforzo sovraumano di mettere da parte il pesante bagaglio emotivo che abbiamo dentro, e tendersi verso l’altro, senza rete di protezione con gli occhi chiusi e le mani aperte.
Amare è un lavoro, per cui non ci sono master, corsi profesionalizzanti o università che ci possano imsegnare come farlo: si può soltanto navigare a vista con l’aiuto di una piccola fiaccola in petto. Essere consapevoli di tutto questo, senza avere paura di lavorare sodo è il primo e forse unico passo che ci può portare a quell’amore che nelle fiabe rimane sospeso, in un eterna promessa.