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le “penne al dente” che tanto servono alla filiera corta alimentare

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penne al dente 2019

Solitamente quando in una manifestazione c’è di mezzo il cibo l’atmosfera cordiale e rilassata è assicurata, se poi a cimentarsi ai fornelli sono dei giornalisti di spicco dell’informazione locale allora si può parlare di festa. La sesta edizione di Penne al Dente, svolta lo scorso 23 gennaio al Bellavista Club di Gallipoli, è stato proprio questo: una giocosa mattinata in cui giornalisti, aiutati da veri chef o agrichef , si sono sfidati proponendo ricette con prodotti rigorosamente a km0.

Il concorso, organizzato da Campagna Amica Lecce in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecce ed il Festival del giornalismo locale “Figilo”, sottolinea l’importanza della figura del giornalista nella corretta comunicazione in ambito enogastroagroalimentare.

“Oggi si costituisce una piccola filiera corta i cui protagonisti sono tre: i produttori agricoli, che forniscono il prodotto primario;  gli chef e  agrichef che lo trasformano, e i giornalisti il cui compito è comunicare il cibo seguendo il principio della verità. ” dice il direttore di Coldiretti Lecce Francesco Manzari. ” Questa filiera, se unita, può andare incontro alle esigenze dei consumatori che chiedono più trasparenza e sicurezza alimentare.”

In effetti, negli ultimi anni la comune coscienza critica in tema di alimentazione va sempre più diffondendosi, come dimostrano i tanti gruppi di acquisto solidale che nel salento sono nati e stanno proliferando. ( qui avevo raccontato la mia personale esperienza)

Ecco quindi che informare e raccontare in modo corretto e certificato il mondo dell’enogastronomia diventa fondamentale per saziare questa “fame di qualità” , oltre ad incidere profondamente nella valorizzazione dei produttori locali, il più delle volte messi nell’ombra dalle logiche della grande distribuzione e, quindi, in serie difficoltà nel trovare un giusto mercato in cui posizionarsi.

Come in tutte le competizioni, anche Penne al Dente 2019 ha trovato un suo vincitore: “la Tajeddhra salentina a llu furnu” di Alessandro Stajano e Priscilla Mauro aiutati dal tutor-chef Lucio Nocita, si sono aggiudicati il primo posto. Al secondo gradino del podio, invece la vincitrice della scorsa edizione Barbara Politi che ha presentato “Una chitarra di spaghetti al nero di olive celline su letto di zucchine con capocollo di Martina Franca croccante” aiutata da Maurizio Colucci e Patrizia Taccone (Il Rifugio del Re).

La giuria presieduta dallo chef Andrea Serravezza è stata  composta da Floriana Fanizza, Rita Esposito, Alessandra Civilla, Nicola Vantaggiato, Gianni Cantele, Francesco Manzari, Antonio Campeggio e Salvatore Lega, ù

Per scoprire tutti gli altri giornalisti in gara clicca qui.

* foto di copertina by terra salentina magazine

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