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7 Dicembre 2018Confesso che sono andata via con gli occhi lucidi e una morsa al cuore, di quelle belle però. Il ritardo nello scrivere questo post è dovuto proprio alla necessità di stendere al sole tutte queste emozioni, farle asciugare per bene e poi guardarci attraverso. Sto parlando della presentazione di “Quasi”, il nuovo libro di Oscar Farinetti a Galatina, nella suggestiva cornice di silos e grandi botti della Cantina Fiorentino.
Sarà stata l’ultima, profonda, poesia che il fondatore di Eataly ha letto dedicandola ai suoi nipoti “Avrai una luce”, oppure sarà stata quell’iniezione di fiducia e di ottimismo che questo “semplice salumiere che non c’entra niente con la poesia” ha dato a tutti i presenti come fosse un defibrillatore.
“Siamo tutti delle torri di Pisa, la meraviglia sta nell’imperfezione, tutto sta nel saperla coglierla e gestirla” ha esordito nei primissimi minuti della presentazione, adagiando così virtualmente un cuscino sotto testa dei presenti affinchè si mettessero a proprio agio e lasciassero aprire tutte le porte sensoriali.
Insieme al filosofo Massimo Donà e al pittore Marco Nereo Rotelli ( autore dei dipinti che si trovano nel libro e dell’illustrazione in copertina), Oscar Farinetti ha letto alcuni dei “ragionamenti” ( non le chiama poesie) contenute nel libro toccando con semplicità argomenti profondi e impervi come, ad esempio, il nostro rapporto con il cibo, la libertà, la figura del padre, l’imperfezione dell’essere, l’ ecosostenibilità e tanti altri, aprendo sempre in chi ascoltava porte insospettabili di ragionamenti semplici ma non comuni.
Il consueto sorriso di Oscar Farinetti ha fatto poi il resto: familiare, fiducioso, ottimista, da padre di famiglia che parla poco ma quando lo fa centra subito il punto, come nel finale della presentazione:
” Il mondo si divide in due categorie: le lampadine e i neon. Le lampadine si accendono subito, i neon invece ci mettono un pò; d’altro canto però i neon durano di più nel tempo. Ecco, non importa che tu sia lampadina o neon, l’importante è sapere che si può migliorare dandosi da fare”
Qualunque mezzo di illuminazione tu sia, aggiungo io, è importante avere un Farinetti nella testa.
*foto di copertina: pagina fb di Cantina Fiorentino
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